Nel primo talk della ๐๐ถ๐ป๐ฒ๐บ๐ฎ ๐ฒ ๐๐บ๐ฏ๐ถ๐ฒ๐ป๐๐ฒ ๐๐ฟ๐ฒ๐ฒ๐ป ๐๐ ๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐ถ๐ฒ๐ป๐ฐ๐ฒ abbiamo voluto celebrare i 100 anni del ๐ฃ๐ฎ๐ฟ๐ฐ๐ผ ๐ก๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฎ๐น๐ฒ ๐ฑ’๐๐ฏ๐ฟ๐๐๐๐ผ, ๐๐ฎ๐๐ถ๐ผ ๐ฒ ๐ ๐ผ๐น๐ถ๐๐ฒ insieme al Direttore ๐๐๐ฐ๐ถ๐ฎ๐ป๐ผ ๐ฆ๐ฎ๐บ๐บ๐ฎ๐ฟ๐ผ๐ป๐ฒ e ๐๐ฎ๐ป๐ถ๐ฒ๐น๐ฎ ๐’๐๐บ๐ถ๐ฐ๐ผ, responsabile della comunicazione. Abbiamo potuto conoscere piรน da vicino la storia della nascita del Parco Nazionale, fatta di coraggio, tenacia e un pizzico di follia.
L’11 gennaio 1923 veniva istituito il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. โSortoโ, per iniziativa privata, giร il 9 settembre del 1922. Paesaggi mozzafiato, animali straordinari e immense foreste che si distendono sui pendii delle montagne come una coperta che custodisce la fragile vita animale che vi ha trovato rifugio. Esteso per 50.000 ettari, si trova nel cuore dellโAppennino centrale, traย Abruzzo,ย Lazioย eย Moliseย e comprende 25 comuni. Il paesaggio รจ caratterizzato da catene montuose, fenomeni di carsismo, torrenti e fiumi
Il territorio del Parco, cuore naturale dell’Appennino, รจ ricoperto da foreste di faggio, aceri, tassi e rare formazioni di betulle e pini neri. La fauna รจ la piรน ricca dell’Europa occidentale.
L’animale simbolo del parco รจ l’Orso Bruno Marsicano che secondo i piรน recenti rilevamenti conta una cinquantina di esemplari. Non รจ sempre facile avvistare gli animali, soprattutto i grandi mammiferi, che preferiscono tenersi alla larga dalla presenza umana. In alcuni periodi dell’anno รจ piรน facile che facciano capolino, oltre all’orso marsicano, il camoscio appennico, il lupo, il cervo e l’aquila reale.
Cento anni portati benissimo. Un secolo dedicato alla tutela dell’ambiente, del paesaggio, della biodiversitร .
Vogliamo condividere un bel passaggio del Talk, con una domanda fatta ai nostri ospiti: ๐ฐ๐ผ๐บ๐ฒ ๐ถ๐บ๐บ๐ฎ๐ด๐ถ๐ป๐ฎ๐๐ฒ ๐ถ ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐๐๐ถ๐บ๐ถ ๐ญ๐ฌ๐ฌ ๐ฎ๐ป๐ป๐ถ ๐ฑ๐ฒ๐น ๐ฃ๐ฎ๐ฟ๐ฐ๐ผ?
“Ci piacerebbe immaginare, nei prossimi 100 anni del ๐ฃ๐ฎ๐ฟ๐ฐ๐ผ ๐ก๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฎ๐น๐ฒ, un Paese senza piรน bisogno dei Parchi, dove la salvaguardia dell’ambiente fosse una pratica consolidata, senza dover delimitare, segnalare, isolare delle zone protette. Una grande e netta presa di coscienza delle persone, una vera rivoluzione verde.”