L’acqua potabile è diventata introvabile ed è disponibile solo in vendita. Una madre deve trovare dell’acqua per il suo bambino prima che muoia disidratato.

Un documentario empatico e contemplativo, in dialogo con la natura, in cui alcuni abitanti dei 7 tratti del Treno Maya esprimono il loro legame con il territorio, le minacce attuali e la loro prospettiva su cosa accadrebbe se il “Serpente di Ferro” arrivasse.

Ivalu è scomparsa. La sua sorellina cerca disperatamente di trovarla mentre la vasta natura della Groenlandia nasconde segreti. Dov’è Ivalu?

In un barrio marginale dell’Avana, vive e lavora “Dr. Vaje” un filosofo-calzolaio che dona nuova vita a scarpe oramai logore, nel rispetto della Madre Terra.

Mariam vive in un remoto villaggio armeno senza uomini. Nel giorno del suo compleanno, le speranze di riunirsi con il marito per i festeggiamenti vanno in frantumi.

Ai confini della città di Napoli, in una Bagnoli stretta tra la bellezza del litorale flegreo e le rovine dell’ex-Italsider due fratelli, Federica e Ciro, trascorrono i giorni della loro ultima estate da adolescenti. Federica e Ciro hanno sogni più grandi di loro, ma sono abituati a metterli da parte in quel territorio tanto bello quanto vessato da tutte le promesse mancate, da una bonifica mai conclusa e da quella fabbrica chiusa ormai da trent’anni, misteriosa e irraggiungibile.

Sema vive nel distretto di Babadağ a Denizli. Come in molte case a Babadağ, devono essere sgomberati dalla casa in cui vivono a causa delle frane. Sema non vuole lasciare la casa a causa del legame che ha stabilito con sua madre. Suo marito, Osman, vuole andare nell’appartamento che verrà assegnato perché vede il trasferimento in un appartamento di edilizia popolare come un miglioramento dello status sociale. Lei è divisa tra la pressione ambientale e il legame che ha stabilito con sua madre.

Ispirato a fatti realmente accaduti. Amanda è una giovane donna indigena Mapuche Huilliche che vive con la sua famiglia su una piccola isola nel sud della Patagonia cilena. Il suo lavoro è pescare con lo zio dall’alba fino all’ora di pranzo, ma il pesce è sempre meno: lo sfruttamento intensivo dell’arcipelago causato dalle multinazionali del salmone ha reso la pesca difficile e improduttiva.