Nell’ambito delle interviste realizzate durante i giorni di Cinema e Ambiente Avezzano 2021, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Paola Morga e Silvia Cardarelli della cooperativa Ambecò. Da ormai cinque anni, Ambecò collabora con Cinema e Ambiente Avezzano nell’organizzazione del festival mettendo a disposizione la propria esperienza a supporto delle diverse realtà presenti sul territorio. In particolar modo, si occupa delle relazioni con le scuole, consapevoli del fondamentale ruolo della formazione quale strumento in grado di contribuire allo sviluppo di una società avanzata basata su valori come la conoscenza e il rispetto e dell’importanza della tutela dell’ambiente per le generazioni future.
Qual è l’importanza di un festival di questo genere, legato alla tematica ambientale, in una città come Avezzano?
Silvia: Il festival Cinema e Ambiente Avezzano secondo me ha una grande importanza perché oggi come oggi riguarda l’identità del nostro territorio, racconta il nostro territorio e lo porta fuori dai nostri confini e quindi questo per noi è importantissimo, perché la nostra regione, regione verde d’Europa, regione dei parchi che comunque ha delle problematiche ambientali da affrontare, ha bisogno di questi strumenti artistici e creativi perché vanno direttamente nel cuore delle persone, le coinvolgono più emotivamente e quindi è un modo più semplice per affrontare le problematiche ambientali. Attraverso il cinema noi scopriamo dei racconti, dei luoghi, delle storie, degli impatti che erano sconosciuti. Quindi sicuramente è uno strumento importantissimo per iniziare, per portare avanti un processo di sostenibilità ambientale. La sensibilizzazione è un processo che non finisce mai e che ha bisogno di tanti interventi di tipo diverso e quindi il festival è sicuramente un fulcro importante per un percorso di sensibilizzazione ambientale.
Paola: A mio parere, il cinema è uno dei mezzi espressivi e artistici più importanti per sensibilizzare i giovani e non solo. L’impatto che può avere un film, un cortometraggio come quelli che vengono proiettati qui durante il festival sono molto emozionali, per cui tutto ciò che è emozione colpisce le persone e rimane dentro e sensibilizza forse più di ogni altra forma espressiva. Soltanto attraverso questa sensibilizzazione possiamo davvero cambiare il nostro approccio verso l’ambiente e in un contesto come quello di Avezzano che è un contesto circondato da un ambiente bellissimo, da parchi e riserve, un festival del genere è sicuramente un’iniziativa che deve essere portata avanti nel tempo, deve essere sempre più promossa e speriamo in una sempre maggiore partecipazione del pubblico.
Qual è, secondo voi, la risposta dei giovani riguardo la sensibilizzazione al rispetto ambientale?
Silvia: Devo dire che i ragazzi oggi sono molto più sensibili di quanto lo fossimo noi all’età loro. Sono sicuramente molto più attenti. Quando facciamo i progetti nelle scuole, ma anche sul territorio, loro sono sicuramente quelli più partecipi, quelli più sensibili, quelli che si rendono proprio conto che è importantissimo oggi valutare quali sono gli impatti dei nostri comportamenti e modificare un po’ quello che è il sistema del mercato e, ovviamente, anche i comportamenti individuali.
Paola: Credo che tutte le forme che riescono a creare armonia con l’ambiente e trasmettere questo amore per la natura siano indispensabili e fondamentali per sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni. Il cinema sicuramente è una di queste, come dicevo prima, forse la più efficace. Quest’anno purtroppo non abbiamo potuto coinvolgere direttamente le scuole per la problematica della pandemia però sicuramente il prossimo anno riattiveremo tutti quelli che sono i canali didattici con le scuole, perché negli anni scorsi abbiamo notato un grandissimo coinvolgimento dei ragazzi e una grande sensibilità.
Rispetto alle edizioni precedenti cosa avete notato? Ci sono delle differenze?
Paola: Rispetto alle edizioni precedenti abbiamo avuto il patrocinio di tantissime amministrazioni, tantissimi enti nazionali e internazionali, quindi per noi è stato un riconoscimento molto importante. C’è stato il riconoscimento dall’Ispra, dalle amministrazioni locali, dai parchi del territorio, c’è stato veramente un tam-tam che ci ha gratificato molto perché patrocinio significa riconoscimento della qualità di un prodotto e per cui avere questo riconoscimento per noi è stato davvero molto importante. E The Factory merita questo riconoscimento perché dietro c’è un lavoro grandissimo, c’è una grande preparazione dietro questo festival. A partire dalla selezione dei film che arrivano da tutto il mondo, c’è un lavoro dei ragazzi importantissimo, per cui avere un riconoscimento da enti autorevoli è importante non solo per noi, per Ambecò, per The Factory, ma anche e soprattutto per la città di Avezzano che ospita questo festival.
Silvia: C’è da dire, inoltre, che il fatto che il festival ha avuto una sospensione di un anno è stato per noi un grande sconforto. Certo, abbiamo notato e abbiamo visto come i corsi d’acqua sono stati puliti, abbiamo visto i delfini, abbiamo visto l’aria più pulita e così via. Quindi ci sono stati tantissimi esempi positivi; da un’altra parte, però, il negativo è stato il fatto che non abbiamo più potuto socializzare, non abbiamo più potuto confrontarci e quindi, secondo me, il fatto di aver saltato il festival nel 2020 è stato un grave gap. Questo salto si è sentito tantissimo con i ragazzi. Loro ogni anno erano abituati ad affrontare un percorso con noi ed era ormai un percorso continuo, una crescita costante. Il fatto di averlo bloccato è stato gravissimo per noi ma soprattutto per loro, perché hanno interrotto un percorso che noi abbiamo iniziato ormai cinque anni fa e che li ha portati a raggiungere determinati obiettivi formativi. Nonostante tutto, però, quest’anno siamo riusciti ad organizzare in tempo il festival, ci siamo concentrati con tutte le nostre forze, tutte le nostre energie e abbiamo voluto comunque realizzarlo. Questo, secondo me, ci ha dato un grande premio e cioè quello di restituire un grande entusiasmo, per riproporlo in modo più approfondito e soprattutto coinvolgendo tutte le generazioni perché ho notato che al festival sono molto concentrati i ragazzi ma mancano un po’ le vecchie generazioni e i bambini. Sarebbe bello fare un format del festival per i bambini e coinvolgere anche le scuole primarie e dell’infanzia. Coinvolgere le nuove generazioni è fondamentale.
Qual è il vostro auspicio per il futuro?
Il nostro auspicio è che il prossimo anno ci sia ancora più partecipazione da parte di tutti, non solo di persone di Avezzano, del territorio, ma visto che gravitiamo anche intorno a grandi città come Roma speriamo che ci sia un coinvolgimento anche da parte di queste città. Speriamo, inoltre, che la città di Avezzano attraverso il festival possa essere veicolata in maniera positiva, perché un festival come questo, dove c’è cultura, è sicuramente un biglietto da visita importantissimo per noi, per il nostro territorio e per tutta la Marsica.
Noi di Cinema e Ambiente Avezzano ci uniamo all’auspicio di Ambecò e ci auguriamo di collaborare con la cooperativa in maniera armonica come è stato in passato e come, sicuramente, sarà in futuro.