“Rewilding Europe vuole rendere l’Europa un posto più selvaggio, con molto più spazio per la fauna e la natura selvaggia. Negli Appennini Centrali, Rewilding Europe sta lavorando per creare dei corridoi di coesistenza per connettere la fauna selvaggia con l’economia locale”. Questo è Rewilding Apennines, nostro partner, con cui abbiamo avuto il piacere di passare una giornata sulle montagne abruzzesi, in particolare tra Ortona dei Marsi e Cocullo, per piantare alcuni alberi da frutto in modo da diversificare la vegetazione e fornire risorse all’orso e agli altri animali presenti nella zona.
“Questi corridoi favoriscono la dispersione degli animali in modo da avere la possibilità di uno scambio genetico tra le popolazioni di diverse specie animali che si trovano nel Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Regionale Sirente Velino” ci spiega Mario Cipollone, Team Leader di Rewilding Apennines.
Durante la giornata abbiamo incontrato anche i vari volontari, come Nathan ed Eleonora, che hanno girato l’Europa, “dalla Finlandia alle foreste della Galizia”, alla ricerca di questo contatto intimo con la natura, per poi approdare negli Appennini centrali.
C’era anche Marie, venuta dalla Francia, dove frequenta la facoltà di agronomia, perchè aveva il bisogno di lasciare da parte l’ambiente accademico per riavvicinarsi alla natura selvaggia. O Benno, studente olandese che voleva sporcarsi le mani con la terra e imparare il più possibile da questa esperienza.
Durante il pomeriggio passato a piantare alberi ed innalzare recinzioni abbiamo continuato a parlare con i volontari, ragazzi con le idee chiare che hanno ben in mente perchè hanno intrapreso questo percorso.
Ci raccontano di come il lavoro sia duro e faticoso ma la soddisfazione dei risultati che si raggiungono e dell’interazione che si crea tra umani e animali ripaghi di tutto il sudore versato.
Abbiamo compreso la difficoltà che si ha nell’instaurare un rapporto di collaborazione con le persone che abitano questi luoghi e che vedono il rinselvatichimento con occhio dubbioso, pensando sia semplicemente un tornare indietro, perdere il valore di quella terra. È, invece, l’opposto: rinselvatichire un’area significa sì creare spazi per la fauna selvatica, ma anche creare opportunità economiche per le persone che abitano quei luoghi, soprattutto ora che il turismo ecosostenibile ha visto una crescita esponenziale.